Maternità surrogata e desiderio del figlio – a mo’ di prefazione
Mater semper certa est. Al contrario del padre, la madre è sempre certa. A causa del progresso tecnologico, questo vecchio adagio romano ha perso qualcosa della sua ovvietà. Soprattutto con l’avvento della maternità surrogata, si devono ora distinguere diversi aspetti della maternità che un tempo erano necessariamente uniti. Per rispondere alla domanda apparentemente semplice: “Chi è mia madre?”, oggi alcuni possono trovarsi nella situazione di dover nominare fino a cinque donne diverse. La domanda sulla propria origine si complica, fino a diventare quasi assurda e senza risposta. La storia ha sempre conosciuto padri instabili ed elusivi. Fino a poco tempo fa, perlomeno la madre è stata un rifugio di sicurezza, una figura di accettazione incondizionata, una garanzia di amore nei limiti della condizione umana. Che effetto avrà sugli esseri umani se diventeranno incapaci di dire con sensata chiarezza chi è la propria madre? Potremmo forse avvicinarci a una società in cui la stessa parola “madre” inizierà a perdere il suo significato?