Pensare la sinergia. La ricezione di Veritatis splendor alla luce della teologia di Joseph Ratzinger
«La collaborazione dell’agire umano e dell’agire divino nella realizzazione piena dell’uomo: questo è appunto il problema soggiacente a tutta la morale cristiana». È questa l’indicazione sintetica che in un intervento del 1993 il Cardinal Ratzinger prospettava ai teologi moralisti come loro compito precipuo, per realizzare il rinnovamento della disciplina, auspicato dal Vaticano II e riproposto dall’enciclica Veritatis splendor. Pensare la sinergia consente di evitare l’estrinsecismo dell’azione rispetto alla grazia e quindi un’eteronomia che umilia l’humanum, ma anche nello stesso tempo la pretesa di un’autonomia, che sconfina in un nuovo pelagianesimo.